Ciao a tutti, io sono Angelo Sferrazza un ragazzo siciliano. Sono nato a Canicattì (Ag) il 22 Giugno 1988. Dopo ben dieci anni dal mio dramma personale, ho deciso di rendervi partecipi della mia testimonianza. Io all'età di dieci anni ero un ragazzo abbastanza vivace, direi quasi insopportabile. Ero molto cattivo, picchiavo i miei compagni di classe, mi piaceva fare del male e uscivo con ragazzi come me ed anche peggiori, che mi portavano a compiere azioni negative. Tutti mi conoscevano come ragazzo cattivo e ribelle, ma il 27 settembre del 2001 fu il giorno in cui successe il dramma che mi sconvolse la vita. Quella mattina a scuola mio cugino mi disse: “Andiamo con Saverio a trascorre un pomeriggio in campagna a raccogliere dei frutti?” Io accettai a malincuore perché avevo uno strano presentimento. Finita la scuola andai subito a casa e posai lo zaino. Subito dopo io e mio cugino ci avviammo verso la campagna; c’era una bella giornata di sole. Giunti lì, cominciammo a raccogliere dei frutti e verso le 15:30 ci raggiunse Saverio, mio compagnetto di giochi e d'infanzia. Intorno alle 18:30 dovevamo ritornare subito a casa e Saverio ci propose di chiedere un passaggio a qualcuno perché se avremmo ritardato, i nostri genitori si sarebbero arrabbiati. Dopo avere provato invano per molto tempo a chiedere l’ autostop, si fermò finalmente un camionista. Sul camion c'erano tre posti, di cui uno accanto allo sportello. Salì mio cugino che si mise affianco al camionista e poi salimmo io e Saverio,ma mentre Saverio stava per salire nel posto di mezzo (il posto in cui poteva salvarsi la vita), decise di scendere per cedermi il suo posto, dicendomi che avrebbe preferito che io mi sedessi nel posto di mezzo. Io chiesi il perché di quella decisione e lui mi rispose: “Sali, dai, sbrigati” e cosi feci. Lui si sedette accanto allo sportello e cominciammo a muoverci, ma in una curva lo sportello si aprì e lui cadde giù. Riuscì ad aggrapparsi allo sportello e a resistere per circa 20 metri di tragitto ma il camionista non si fermava ancora, nonostante le nostre grida e invocazioni di fermare il mezzo. In seguito, privo di forze, mollò la presa e si lasciò cadere sotto quelle maledette ruote. Tentai invano di dirgli di fermarsi, per dargli soccorso, ma non mi ascoltò continuando ad accelerare. Così decisi di saltare fuori, mentre il camion era ancora in movimento. Mi rialzai di colpo da terra e cominciai a correre verso Saverio che era in fin di vita. Mi inginocchiai accanto a lui e gli gridai piangendo: “Save' andiamo ci aspettano i tuoi genitori per giocare, ci aspettano!” ma non mi rispose. Scese il camionista e guardandomi in faccia e con le mani dietro le tasche posteriori del jeans esclamò: “A nenti murì”!! (Niente, è morto…) Io guardai mio cugino e per la forte paura gli urlai di scappare verso casa, lontani da quell’uomo. Quella che inizialmente era stata una meravigliosa giornata, in poche ore si trasformò in una tragedia. In seguito per via del trauma subito da quella tragedia,tre anni della mia vita dai 14 anni ai 17anni, li ho vissuti tra sofferenze, cure mediche e psicologi. Continuavo a chiedermi “perché”…
Perché proprio io avevo vissuto quel tragico episodio? Perche lui era morto ed io ero vivo? Perché lui mi aveva salvato la vita cedendomi quel posto? Così sono caduto in depressione per tre anni. Ho tentato il suicidio. Sia gli avvenimenti che avevo visto quel giorno che i pensieri negativi continuavano ad opprimere la mia mente. Avevo continuamente incubi, urinavo a letto, trascorrevo le mie giornate piangendo e nella solitudine, perché non avevo voglia di vedere nessuno. Mi ritrovai per un periodo di tempo, in uno stato vegetativo e ringrazio mia mamma che mi stava sempre vicino, talvolta anche pulendomi le bave. Stanco di vedermi in quello stato di sofferenza,sempre chiuso in casa, cominciai ad uscire fuori. Convinto che la vita fosse solamente un gioco, per sfogo iniziai a frequentare discoteche e cattive amicizie che mi portarono su strade sbagliate. Avevo perso totalmente la Fede. Ero arrabbiato con DIO. Dopo tre anni avendo toccato il fondo cominciai a chiedermi chi fosse veramente questo DIO che tutti pregavano e che diceva che io ero suo figlio! Mi chiesi: “ Se un Padre si prende cura di un figlio, perché io sto soffrendo? Cominciai a leggere il Vangelo. Tutti si meravigliarono del mio piccolo cambiamento, pensando addirittura che io fossi impazzito. Un mio caro amico di nome Salvin, mi parlò del “Rinnovamento nello Spirito”, un gruppo giovanile di preghiera cattolico. Decisi di frequentare anch’io quel gruppo. Inizialmente andai solo per curiosità, ma poi continuai a frequentare con interesse, perché trovai nella preghiera e nella lettura della Bibbia le risposte che stavo cercando. Grazie a questo cammino spirituale, dopo due anni i dubbi che avevo sulla mia vita e sul quel fatidico giorno, furono definitivamente risolti.!! Trovai una risposta concreta alla domanda che mi ponevo più spesso: perché Saverio non c’era più. Leggendo la Bibbia, confrontandomi con diverse persone di Fede e con dei sacerdoti, sono giunto alla conclusione che Egli (Saverio) era un angelo mandato da DIO per fare una missione in questa terra, ma quando la missione si conclude (non ha importanza l' età) si deve ritornare al proprio posto cioè accanto a DIO e con tutti gli altri angeli. Io sono qui per fare la volontà di DIO e di cercare di vivere questa vita nel migliore dei modi, dando, nell’Amore di Gesù, un sorriso a chi non lo ha mai ricevuto. Ricordate che la vita è come un grande super market: entri con il carrello ed usufruisci di tutto quello che vuoi. Possiamo riempire il carrello di tutto quello che ci piace ma alla fine si deve sempre passare dalla cassa e pagare!!! Il mondo ci offre tutto ciò che vogliamo: droga, sesso, alcol, non aver fede, far del male, ma ricordiamoci che alla fine dobbiamo sempre pagare!. Distinguetevi dalla massa. Non fate come le galline che beccano sempre per terra, ma alzate gli occhi per guardare il cielo. Sprechiamo spesso il nostro tempo per cose inutili. Trovate del tempo anche e soprattutto per LUI: Dio, il Creatore. Non pensate che ci sia essere vivente che non abbia problemi in questa vita. Anche Bille Gates l’uomo più ricco del mondo, colui che ha inventato il computer si è convertito al cristianesimo. Bisogna arricchirsi dentro; avere tanto denaro, se speso bene,ci può servire per vivere meglio, ma non può darci la serenità interiore che ci da solo Dio. La cosa più entusiasmante per una persona è conoscere l’amore di Gesù. Ognuno di noi nella vita porta una croce . E Come Gesù noi dobbiamo portarla fino alla fine, con spirito di sacrificio ed amore, per poi finalmente gioire come fece LUI. Quel tragico dramma è stata la mia croce. Gesù, porterò la mia croce, la porterò insieme a te, perché sono sicuro che con il tuo aiuto peserà meno. Il mio lamento, Signore, lo trasformerai in gioia. Quando arriverà l’ultimo istante della mia vita morirò con una lacrima e un sorriso,la lacrima perché se sai vivere questa vita nell’ amore di Gesù, questa vita è bella ,il sorriso perché sarò contento di rivedere l’ angelo custode che mi ha protetto fino alla fine (Saverio) e di vedere te, Signore. Io ero un angelo perfetto, ma qualcuno mi tolse le ali e non potei più volare. Grazie Saverio, per avere preso il mio posto, per avermi dato l’opportunità di vivere ancora…
Non ti dimentichero’ mai. Grazie Gesù per avermi ridato la vita; sei Via,Verità, e Vita. Grazie Signore per il Dono della Fede, per essere entrato nella mia vita e per il Dono dell’evangelizzazione. Dammi sempre la forza di evangelizzare i tuoi figli, e di parlare al prossimo di Te e del tuo immenso Amore.
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